I produttori: “Dal 2018 stop a bevande zuccherate nelle scuole Ue”
Si prepara una rivoluzione per le merende a scuola. Dopo la lunga battaglia che ha portato alla messa al bando di alimenti e bevande ricchi di zuccheri, grassi e caffeina dai distributori automatici all’interno delle scuole elementari, la scure si abbatte ora sugli snack dei ragazzi più grandi: niente più bibite zuccherate (l’alimento più influente nel provocare aumento di peso, diabete e carie) in vendita nelle scuole secondarie dell’Unione europea.
L’industria dei soft drink si è infatti impegnata a vendere solo bibite a ridotto contenuto calorico o senza calorie, oltre alle bottigliette di acqua, considerato dagli associati il principale drink che dovrebbe essere disponibile e presente nelle scuole dei bambini. L’impegno, volontario, è stato preso dall’industria europea di categoria, attraverso l’associazione Unesda (che rappresenta l’80% del settore europeo dei soft drink per valore), e comunicata da Assobibe, l’associazione di Confindustria di riferimento per le bevande analcoliche.
Il taglio. L’iniziativa di Unesda estende anche alle scuole secondarie un divieto di vendita istituito nel 2006 per le scuole primarie. E riguarderà oltre cinquantamila scuole secondarie e 40 milioni di studenti di tutti i paesi europei, che avranno tempo per adeguarsi fino al 2018. Ma non solo. Molte aziende, come per esempio Coca Cola, ha già annunciato che taglierà del 10 per cento gli zuccheri nei suoi prodotti entro il 2020. Un impegno già cominciato con le scuole primarie e i bambini sotto i 12 anni, ricorda Assobibe, l'associazione italiana che raggruppa i produttori di bevande analcoliche.
L’iniziativa è “l’ultima tappa importante intrapresa dall’industria dei soft drink nello sforzo di contribuire a ridurre l’obesità”, si legge in una nota Unesda.
Emma Calvert, dirigente della politica alimentare presso l’organizzazione europea dei consumatori, Beuc, ha dichiarato a euractiv.com: “Le bevande zuccherate non hanno spazio in un ambiente scolastico sano. Con un bambino su tre sovrappeso o obeso in Europa, è il momento che il cibo e le bevande dei bambini diventino più sani”. La Beuc ha però invitato i governi dell’UE ad andare oltre l’applicazione di regole vincolanti perché “i bambini dovrebbero seguire una dieta che li aiuta a diventare adulti sani, e le scuole dovrebbero promuovere cibo nutritivo”.